Gli ultimi dati forniti da Bankitalia e ISTAT confermano il peggioramento delle condizioni per la popolazione italiana, non facendo presagire nulla di buono per gli anni a venire, se non si procede ad un rapido e drastico cambio di rotta che inverta la corsa verso il basso determinata dalle logiche capitaliste insite nella globalizzazione.
Nel 2009 le famiglie in condizioni di poverta' relativa sono il 10,8% di quelle residenti; si tratta di 7,8 milioni di individui poveri, il 13,1% della popolazione residente. La poverta' assoluta, si legge nel rapporto dell'Istat 'Noi Italia 2011', coinvolge il 4,7% delle famiglie, per un totale di 3,1 milioni di individui!
Nel 2009 il 15,3% delle famiglie residenti in Italia presenta almeno tre delle difficolta' considerate nel calcolo dell'indice sintetico di deprivazione.
Più un'altra inquietante conferma: i consumi delle famiglie ristagnano, il loro reddito disponibile reale scende. Le famiglie non consumano, perché non possono e sono preoccupate per il lavoro.
Il tasso di inattivita' della popolazione tra i 15 e i 64 anni nell'Unione europea e' pari al 28,9%. L'Italia, con il 37,6%, si colloca al terzo posto della graduatoria a 27 paesi.
Nel nostro Paese il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) e' pari al 25,4%, in aumento di oltre quattro punti rispetto all'anno precedente e superiore a quello medio dell'Unione (19,8%). La quota di unita' di lavoro irregolari e' pari all'11,9%.
Anche Bankitalia conferma l'allarme disoccupazione: smentendo le cifre 'ottimistiche', sembra proprio che i disoccupati siano molti di più di quel che sembra!
Per Bankitalia la quota reale di disoccupazione è vicina all'11%!
Se a novembre il tasso di disoccupazione italiano risulta dell’8,7 per cento secondo i dati ufficiali diffusi dall'Istat, la disoccupazione “reale” però, calcolata includendo i lavoratori scoraggiati e l'equivalente delle ore della Cassa integrazione guadagni (cig), si collocherebbe almeno due punti percentuali al di sopra del tasso di disoccupazione ufficiale.
Nel 2009 le famiglie in condizioni di poverta' relativa sono il 10,8% di quelle residenti; si tratta di 7,8 milioni di individui poveri, il 13,1% della popolazione residente. La poverta' assoluta, si legge nel rapporto dell'Istat 'Noi Italia 2011', coinvolge il 4,7% delle famiglie, per un totale di 3,1 milioni di individui!
Nel 2009 il 15,3% delle famiglie residenti in Italia presenta almeno tre delle difficolta' considerate nel calcolo dell'indice sintetico di deprivazione.
Più un'altra inquietante conferma: i consumi delle famiglie ristagnano, il loro reddito disponibile reale scende. Le famiglie non consumano, perché non possono e sono preoccupate per il lavoro.
Il tasso di inattivita' della popolazione tra i 15 e i 64 anni nell'Unione europea e' pari al 28,9%. L'Italia, con il 37,6%, si colloca al terzo posto della graduatoria a 27 paesi.
Nel nostro Paese il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) e' pari al 25,4%, in aumento di oltre quattro punti rispetto all'anno precedente e superiore a quello medio dell'Unione (19,8%). La quota di unita' di lavoro irregolari e' pari all'11,9%.
Anche Bankitalia conferma l'allarme disoccupazione: smentendo le cifre 'ottimistiche', sembra proprio che i disoccupati siano molti di più di quel che sembra!
Per Bankitalia la quota reale di disoccupazione è vicina all'11%!
Se a novembre il tasso di disoccupazione italiano risulta dell’8,7 per cento secondo i dati ufficiali diffusi dall'Istat, la disoccupazione “reale” però, calcolata includendo i lavoratori scoraggiati e l'equivalente delle ore della Cassa integrazione guadagni (cig), si collocherebbe almeno due punti percentuali al di sopra del tasso di disoccupazione ufficiale.
SMASH CAPITALISM!
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