giovedì 15 luglio 2010

La BCE consiglia: più precarietà per tutti!

Il bollettino mensile della Banca Centrale Europea (Bce) ha reso noto che nell'area euro la disoccupazione dall'attuale 10%, "continuera' a scendere nel 2010" e che “esiste il rischio che la creazione di posti di lavoro sia insufficiente a ridurre la disoccupazione per un periodo di tempo significativo, se la moderazione della dinamica salariale non sara' sufficiente a stimolare la domanda di lavoro".
Ovviamente, questo è uno scenario che ben conosciamo, visto che non sono i normali cittadini ad avere posti garantiti con stipendi a 6 zeri! Per le persone le opportunità di lavoro sono sempre più rare, e tutto ciò grazie anche alle politiche mondialiste portate avanti da decenni proprio da questi profeti della mondializzazione, poco memori delle prediche pro-globalizzazione sbandierate da decenni di cui oggi vediamo gli squallidi risultati.
Ma i capitalisti apolidi vogliono di più. Altro che ‘crisi del capitalismo’! Qui siamo in piena espansione del turbocapitalismo vincitore!
Infatti, i Signori della BCE (organo indipendente e privato, ricordiamolo bene, che non deve accettare istruzioni né dai governi, né dalla stessa Unione Europea, né dal Parlamento europeo. Liberi da ogni interferenza democratica quindi…) sembrano più preoccupati di soddisfare i mercati finanziari che di porre obiettivi di benessere sociale ed economico e consigliano, in nome della ‘crescita’ e dell’’occupazione’, l'imposizione di "moderazione salariale" e "maggiore flessibilita'" del lavoro!!!
Non dazi sui prodotti che provengono da quindi per proteggere posti di lavoro e lavoratori, ma ‘cinesizzazione’ progressiva del sistema produttivo europeo!
Non sia mai che la BCE chieda limiti o sacrifici alle banche, alle assicurazioni, ai finanzieri globali o agli sfruttatori internazionali!

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