martedì 1 marzo 2011

In un anno disoccupazione +2,8%!

Continua a peggiorare la situazione lavorativa italiana: l’Istat ha diffuso oggi i dati sul tasso di disoccupazione che, per il terzo mese consecutivo, si attesta all’8,6% (cifra che comunque è, grazie alla manipolazione voluta dei dati, ben più bassa di quella reale, che dovrebbe attestarsi oltre il 12%) segnando un +0,2 punti per cento su base annua. Il numero dei disoccupati, prosegue l’Istat, pari a 2 milioni 145 mila, registra una crescita dello 0,1% (+2 mila unità) rispetto a dicembre. Su base annua invece la crescita del numero di disoccupati è del 2,8% (+58 mila unità).
Sempre a gennaio gli occupati sono 22 milioni 831 mila unità, in diminuzione dello 0,4% (-83 mila unità) rispetto a dicembre 2010. A peggiorare la situazione ci si mette anche l’inflazione importata, ossia l’aumento dei prezzi (soprattutto i prezzi di beni primari come i carburanti e gli alimentari, pane e frutta fresca) per cause esogene, come ad esempio lo sviluppo e la crescita dei consumi di paesi come Cina, India e Brasile.
Insomma, tra meno lavoro, meno consumi e prezzi più alti la realtà si fa sempre più dura per i non privilegiati nazionali. Finchè non si colpiranno le cause reali che stanno alla base di questo sfascio, invertendo le tendenze della globalizzazione capitalista (lavoro a tempo e delocalizzazioni in primis) non sarà possibile impedire la corsa verso il declino!


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