venerdì 29 ottobre 2010

Discriminazioni anagrafiche

E' una strana società, la nostra. Si fa un gran parlare di 'parità', di 'uguaglianza', di 'rispetto', di 'pari opportunità' e belle parole simili.
Questi discorsi, però, guarda caso, sono sempre unidirezionali e sorgono solo per situazioni di comodo alle oligarchie, ai potentati, ai progressisti infami e ai loro lacchè.
Ci sono però forme crescenti di DISCRIMINAZIONE che invece restano in ombra, nascosti, evitati dai media (sempre pronti, però, a urlare quando si commette la benchè minima mancanza nei confronti dei loro 'cocchi').
Forme odiose, però tollerate (quando non avvallate) perchè fanno comodo, perchè sono in linea con i voleri del Dio Unico 'IL LIBERO MERCATO', del profitto, del capitalismo imperante.
E' il caso della crescente espulsione dal mondo del lavoro (e del conseguente RAZZISMO) di chi supera una certa età (limite che si abbassa sempre di più, al punto che già a 35 anni ti può capitare che una ragazzetta svampita e carogna delle agenzie interinali ti dica cose come 'eh ma sei troppo vecchio'!), grave colpa per cui, visto l'imperante giovanilismo Made in USA (guarda caso, sempre quelle merde d'oltreoceano...) unito a infami leggi avallate anche da certo sinistrume da salotti nostrano (Legge Treu, Legge Biagi, Legge sull'apprendistato del 2006), chi non ha vent'anni e non è un privilegiato (perchè quelli sono intoccabili fino a 100 e passa!) si merita l'ostracismo da ogni possibile lavoro, qualsiasi siano le sue esperienze lavorative, la sua disponibilità, le sue capacità!
Di recente ho sentito il presidente francese Sarkozy blaterare contro chi (giustamente) protestava contro l'innalzamento dell'eta pensionabile dicendo che 'ormai si campa fino a cent'anni e quindi bisognerà lavorare di più!
Ma Sarkozy, come migliaia di altri privilegiati come lui, sanno in che società vivono? Sanno che ormai già dai 35 anni si rischiano rifiuti su rifiuti e si finisce sulla strada?
Sanno che le famigerate 'agenzie di lavoro interinale' discriminano quotidianamente sulla questione anagrafica?
E' questo il 'paradiso mondialista' progettato e imposto dai globalizzatori (e sostenuto dalle sinistre)?
In Belgio alle recenti elezioni ho sentito che un partito ha proposto di creare delle quote lavorative riservate per chi non è più giovanissimo. Potrebbe essere una soluzione, ma sentire cose simili fa venire i brividi...

1 commento:

  1. 42 anni, non sposata, né ho intenzione di farlo, non voglio figli, e mi sono sentita criticare perché alla mia età cerco ancora lavoro, perché non mi sono sistemata e perché avrei dovuto farlo anni fa.
    Senza contare le domande CATTIVE su mia madre anziana, con la quale convivo per ovvi motivi, su come stava da salute e se aveva i soldi per pagarsi una badante.
    Contraria a fare la guerra agli immigrati, anche perché a chi bisogna fare la guerra è chiaro: a quei caporaletti moderni che gestiscono le agenzie per il lavoro, donne e uomini, vi segnalo come stronzo massimo il responsabile della Tempor di Torino...

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